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Cosa mangiare a Venezia: Piatti tradizionali veneziani che vi piaceranno
Cosa mangiare a Venezia: Piatti tradizionali veneziani che vi piaceranno

Provare la cucina tradizionale a Venezia è l'approccio più efficace per familiarizzare con il lungo passato della città. La particolare crescita di Venezia all'interno della laguna e il secolare successo economico della città hanno contribuito alla formazione della personalità distintiva della cucina veneziana.

La città di Venezia è collegata al resto del Mediterraneo, il che ha comportato non solo uno sviluppo economico e culturale, ma anche l'introduzione di nuove deliziose prelibatezze. Di conseguenza, la cucina veneziana è un'ottima miscela di sapori orientali e occidentali. Lo spazio sopra pensili cucina non è importante se vi piace la cucina italiana.

Mangiare a Venezia

È inevitabile sentire le parole "cicchetto" e "bacaro" quando si parla di abitudini e cultura veneziana del bere. Con cicchetto si intende un piccolo piatto di cibo che a Venezia viene tipicamente servito come antipasto o spuntino accanto a una bevanda piuttosto che come portata principale. Bacaro si riferisce ai Sine Bar tipici della vecchia Venezia, dove ancora oggi si può mangiare un boccone.

Cicchetto, invece, è un termine veneziano. Un modesto piatto di cibo in alcune regioni d'Italia è in realtà un bicchierino di alcol in altre.

Uno degli antipasti più popolari

Uno degli antipasti veneziani più apprezzati sono le Sarde in Saor. Le sarde sono l'ingrediente principale e vengono condite con cipolle, aceto, pinoli e uvetta. Si dice che l'aceto e le cipolle di questo piatto abbiano contribuito a conservare il pesce il più a lungo possibile, rendendolo un'ottima dimostrazione di come gli inizi umili possano dare risultati deliziosi.

Una pasta cremosa e spalmabile di pesce!

Baccala è la parola italiana che indica il merluzzo salato e "mantecato" significa "reso cremoso con il burro", quindi questo piatto veneziano è essenzialmente una pasta di pesce spalmabile fatta con panna e burro. Come antipasto, il baccala' mantecato viene tipicamente abbinato al pane grigliato ed è stato fatto risalire alla Venezia del XV secolo.

Forse la più conosciuta tra tutte le specialità tradizionali di Venezia

Il piatto di riso vegetariano Risi e Bisi è forse la più nota tra le specialità regionali di Venezia. Il suo nome riflette il fatto che il riso e i piselli dell'orto sono i suoi componenti principali, entrambi comuni in primavera.

cucina piccola con lavastoviglie

Il Risi e Bisi, un piatto composto da riso veronese e piselli vicentini, veniva tradizionalmente servito il 25 aprile in onore di San Marco, patrono di Venezia, e veniva spesso presentato come offerta al Doge per commemorare l'evento e celebrare il raccolto abbondante nel suo dominio.

Poiché ha un sapore più familiare rispetto a molti altri piatti di questa zona ed è comunemente disponibile, il Risi e Bisi è un ottimo piatto da conoscere se si viaggia a Venezia con i bambini.

Un altro piatto molto popolare e molto antico 

I Bigoli in Salsa sono un altro piatto molto apprezzato e antico; come i risi e bisi, sono costituiti principalmente da riso e da una salsa a base di cipolla e sardine, due degli ingredienti più economici facilmente reperibili a Venezia.

Come primo o piatto unico, i bigoli in salsa sono un piatto di pasta con i bigoli, un tipo di pasta unica (di forma allungata) prodotta a Venezia e in Veneto.

Fritto Misto

Fritto Misto si traduce letteralmente in italiano con "misto fritto"; a Venezia, questo "misto" consiste in piccoli pesci e frutti di mare assortiti.

Anche se riuscite a trovare il Fritto Misto in un ristorante, vi consiglio di provarlo nel modo in cui è stato concepito in origine: in uno scartosso (il cartoccio, un cono di carta). Sardine fritte, calamari, piccoli pesci e pesciolini e, occasionalmente, qualche verdura vengono combinati per creare questo mix caldo e gustoso.

Tramezzini veneziani: Come prepararle con e senza l’uso di alcuni ingredienti segreti
Tramezzini veneziani: Come prepararle con e senza l’uso di alcuni ingredienti segreti

I tramezzini sono un tipo di transito veneziano; li conoscete? Per anni, quando vivevo a Venezia, sono stati la mia cena veloce preferita. Per quanto riguarda il ripieno dei famosi tramezzini veneziani, che vengono serviti come aperitivo insieme a uno spritz, una birra o un'ombra, le osterie della città non mancano di innovare.

Cosa distingue un Tramezzino tradizionale da un Tramezzino veneziano?

Quindi, cosa distingue il tramezzino classico da quello "el tramesin", o tramezzino veneziano? Innanzitutto, i tramezzini veneziani sono tipicamente di forma triangolare; tuttavia, ciò che li distingue veramente dai tramezzini di altri luoghi è il ripieno eccezionalmente abbondante al centro.

Tramezzini veneziani

Quando si parla di una ricetta per i veri tramezzini veneziani, è inevitabile ridere, ma ci sono vari metodi per renderli morbidi, rotondi, gustosi e super ripieni come quelli che si mangiano a Venezia.

L'ideale è un pane per tramezzini morbido e senza crosta, ma è sufficiente anche un pane integrale; le fette quadrate possono essere facilmente divise a metà. Per ammorbidire il pane, spalmate all'interno una salsa o un formaggio (maionese, salsa rosa, robiola, ecc.) in modo uniforme. Riempire il pane fino all'orlo; se si utilizzano pezzi di riempimento grandi, come fette di pomodoro, mozzarella, uova cotte e così via, disporli in diagonale sul pane. Disponeteli in diagonale in modo che le metà ottenute siano tutte della stessa dimensione e forma. - Per proteggere le pagnotte morbide dall'essiccazione, avvolgerle in un tovagliolo di stoffa umido o in una pellicola trasparente. - Dopo averle messe in frigorifero, aspettate qualche minuto prima di mangiarle.

Guida alla farcitura dei panini veneziani

Ogni bar o bacaro ha la sua specialità per la farcitura dei tramezzini veneziani, ma di seguito ho raccolto un elenco delle varianti più classiche e alcune delle mie preferite.

Su un letto di maionese, con sopra pomodoro, mozzarella e basilico.

Unire la maionese, il pomodoro, la mozzarella e il prosciutto in una ciotola.

  • Maionese, tonno e olive insieme
  • Miscela di maionese, tonno in scatola e uova sode
  • Maionese, prosciutto e funghi
  • Maionese, prosciutto e cuori di carciofo
  • Salsa rosa con rucola e gamberetti.
  • Maionese, granchio e uova sode.
  • Maionese, asparagi e uova.
  • Farcitura di spinaci, ricotta e pomodori secchi.

Preparare un panino ripieno

Il bello di cucinare i panini è che potete usare tutti gli ingredienti che volete. Non assumete altri vincoli se non quelli imposti dalla vostra immaginazione.

Ecco alcune alternative; ricordate che la maionese va messa in fondo.

Prosciutto, stacchino, rucola e pomodoro con Mortadella e carciofi fritti all'olio Su una Spianata con mozzarella, pomodoro e salsa cocktail, avocado, gamberi e una spruzzata di succo di lime.

Alla Toletta Taverna

Via Dorsoduro 1191

Se volete davvero mettere alla prova un bar, provatelo appena i ragazzi escono da scuola. Nonostante sia vicino a due licei e di fronte a una scuola elementare, il personale del Bar Alla Toletta vi lascia scegliere, ordinare e pagare in tutta tranquillità nonostante lo sciame di adolescenti. Questo vale anche per il cibo.

Nel nostro panino utilizziamo pesce, zucchine e formaggio spalmabile. È delicato e arioso, con un ripieno che fuoriesce se non viene trattato correttamente.

I tramezzini al radicchio sono la scelta migliore da qui a marzo perché sono di stagione (come il Bombardino: speck, Philadelphia, radicchio e maionese). I gestori vanno elogiati per essere riusciti a ridurre la necessità di maleducazione o di urla in stile militare per tenere a bada studenti e turisti.

Prezzo: 1,60

Al Canton

Dorsoduro 2842a

Campo San Barnaba è noto soprattutto per essere il luogo in cui si trova la chiesa di Indiana Jones e l'ultima crociata. Con grande sorpresa degli avventori del bar, Harrison Ford entrava, si calava nel seminterrato per vedere chi si ricordava cosa, e poi usciva da un tombino. Questa particolare taverna.

È un cantone (dalla parola dialettale per "angolo"), e si trova subito dopo il fruttivendolo sulla barca (chiedete in giro, lo conoscono tutti). Il negozio in sé è piccolo, ma il chiosco all'aperto nel campo di fronte alla chiesa è piuttosto grande.

Il menu è limitato rispetto a quello di altri locali simili, ma i panini, in particolare i preferiti di sempre, sono deliziosi (tonno e uova, tonno e cipollotti, mozzarella e pomodoro). Tonno e rucola sono un ottimo abbinamento. Dosare il tonno con il tramezzino, che provoca nausea e rischia di mascherare tutti gli altri sapori, è una mossa sofisticata. In questo caso, però, è fatta con competenza e garbo.

Prezzo: 1,60

street food

Forst Brewing Co.

Calle 4540 Via delle Rasse

Avete presente quando si parla di qualcuno o qualcosa in un determinato luogo come "un'istituzione"? Questa antica birreria dall'arredamento rustico situata dietro Piazza San Marco e il Ponte dei Sospiri è frequentata da molti veneziani, in particolare dai gondolieri. Questo è ancora più autentico!

I tramezzini di Forst sono facilmente riconoscibili per il loro pane nero con una piccola crosta croccante e una forma simile a quella del pane tostato.

Alcuni puristi rifiuterebbero un panino composto da manzo, verdure e senape, ma dovrebbero prima provarlo. Se tagliato a metà, l'ottimo ripieno viene messo ancora più in risalto.

Prezzo: 3,40

Una Penasa invecchiata

4585 Calle delle Rasse è l'indirizzo.

Questo bar, con il suo bancone immacolato, si trova di fronte alla Forst. I prezzi per il servizio al banco e al tavolo sono facilmente visibili sulla lavagna del menu. I gestori di Al vecio Penasa sono veri veneziani e una continua fonte di umorismo; se avete una giornata libera, dovreste sicuramente trascorrerla qui.

I panini affascinano per la loro varietà e originalità, nonostante includano molti ingredienti comuni. Anche la quantità di maionese utilizzata è misurata correttamente.

Se fatto correttamente, il tramezzino veneziano può essere molto oleoso ma sempre equilibrato. Avanzi, vade retro. Rucola e gamberi sono stati i vincitori assoluti.

Prezzo: 1,80

Come va, Nomboli?

San Polo, Italia, 2717/c Calle dei Nomboli

Un bar sulla strada che collega Campo San Polo e Piazzale Roma, vicino alla casa di Carlo Goldoni, offre ottimi panini, cicchetti e i necessari tramezzini. Le discussioni con i clienti in dialetto veneziano confermano le previsioni dei gestori sull'altezza dell'acqua questa volta.

Siamo arrivati per caso in un momento in cui nel negozio non c'era quasi più nulla, sia sugli scaffali che nelle vetrine. Tutta quella pulizia, d'altra parte, dimostra la serietà con cui si mangia da Nomboli.

Sono disponibili panini con due ingredienti che lavorano sodo, come tonno e uova, prosciutto e funghi o prosciutto e carciofi. Cuori di carciofo della giusta dimensione e prosciutto semplice da mordere e tagliato a fette sottili.

Il costo è di due euro.

Pub Al Canton

Via Dorsoduro 2247

Ci sarà un altro Canton? Si. Questo si trova a Santa Marta, vicino a Piazzale Roma e al quartiere universitario. Questo accogliente locale è ideale per gli studenti universitari in vacanza o per onorare un neolaureato, in quanto è frequentato da giovani che siedono tranquillamente a chiacchierare e a bere spritz mentre discutono degli esami finali, dei voti e dei loro progetti futuri.

Ci siamo quindi adeguati alle nostre aspettative e ci siamo concentrati su ciò che era più importante: il tramezzino. Nonostante avessimo scelto il saporito, soffice e delizioso ripieno di granchio e rucola, abbiamo assicurato ai simpatici e allegri gestori che saremmo tornati per provare il Piccantino; semplicemente guardandolo, fa concorrenza al suo omonimo del Bar Filovia, che lo precede di poco.

È prevista una tassa di 1,60 euro.

Mercato di Rialto
Mercato di Rialto

Il mercato di Rialto a Venezia sarà il tema del simposio di tre giorni dell'Istituto Veneto che inizierà il 25 ottobre.

Tra i criteri di assegnazione delle sei concessioni del mercato giornaliero di Rialto per il commercio su area pubblica, si evidenziano l'età dei candidati e la qualità dei prodotti che intendono vendere.

Lo ha rivelato questa mattina l'Assessore al Commercio e alle Attività Produttive Sebastiano Costalonga, in occasione del convegno promosso dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti "Mercati storici e rigenerazione urbana in Europa".

L'attuale degrado del mercato di Rialto è stato il tema di una tre giorni di dibattiti e discussioni che hanno fatto da apripista al prossimo congresso internazionale che si terrà a marzo. Hanno partecipato rappresentanti di alcuni mercati europei ancora funzionanti, esponenti del mondo dell'artigianato di qualità del territorio veneziano, operatori culturali e personalità delle università e delle istituzioni cittadine.

"L'assessore Costalonga ha osservato: "La città antica è il cuore pulsante della città e l'Amministrazione comunale vuole fare tutto il possibile per rivitalizzarla e migliorarla affinché diventi un polo di iniziative che possano stimolare l'interesse". Donatella Calabi, che rappresentava il comitato scientifico che coordina il progetto, ha ricevuto un sentito ringraziamento dall'assessore Costalonga, che ha detto: "Voglio ringraziarvi per tutto il vostro lavoro e la vostra dedizione". "Siamo riusciti a mantenere in funzione i mercati comunali per tutta la durata della pandemia, il che riflette l'attenzione dell'Amministrazione per questi dettagli. Grazie al nostro impegno, il Consiglio comunale ha approvato una delibera che stanzia 500.000 euro per il restyling dell'area mercatale, che prevede la riduzione del numero di stalli da 40 a 28, lo sgombero parziale della cosiddetta "Casaria" e la riqualificazione dell'area. Questo ha permesso di rilanciare il mercato di Rialto migliorandone anche l'estetica. Il bando di gara per la riassegnazione di sei box non occupati, con preferenza per i richiedenti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, è stato pubblicato il 28 ottobre e si chiuderà il 10 novembre 2022.

Nel corso della tre giorni si è discusso anche del primo piano della Pescheria, di proprietà della Fondazione Musei Civici Veneziani, e delle "Fabbriche nuove" di Jacopo Sansovino, un edificio cinquecentesco di proprietà del Demanio che attualmente è parzialmente occupato dal Tribunale di Venezia ma che si libererà entro il prossimo anno. Calabi ha sottolineato che questi due edifici "offrono la possibilità di pensare a un processo di riqualificazione di cui Venezia, una città che ha e sta sopportando difficoltà ma non è affatto morta, ha ovviamente bisogno". La proposta dell'associazione Progetto Rialto per la visione della Venezia del 2100 dell'Istituto Veneto ruota attorno a tre idee: la mescolanza della realtà, la sovrapposizione della realtà e la contaminazione della realtà.

Secondo l'assessore, "in questo senso" possiamo fare dei passi avanti adottando le raccomandazioni dell'Associazione Progetto Rialto. Portare nel cuore di Venezia l'artigianato di qualità, la formazione e la possibilità di trasmettere l'esperienza alle generazioni future, come la scuola di cucina dell'istituto alberghiero Barbarigo, è un'idea fantastica. Ma la città è già inquinata da molte forme di aziende pubbliche, quindi l'idea di avviare esperienze di street food a Rialto gli piace meno. Speriamo che il mercato continui a esistere come entità unica, basata sulle competenze e sulle tradizioni degli artigiani. Il consigliere ha detto: "La risoluzione contro il cibo di strada che abbiamo approvato va in questa direzione". Scoraggiando l'apertura di negozi al di sotto degli standard, possiamo abbassare i costi degli immobili commerciali e riportare in auge gli artigiani che sono stati costretti ai margini a causa dell'aumento dei prezzi".

Il mercato di Rialto

Campo Sant'Aponal, Chiesa dei Santi Apostoli (Elemosinario), Piazza (Pescaria), Piazza (San Giacometo), Piazza (Banco Giro), Piazza (Rialto Gobbo), Piazza (Erberia). Dal punto di vista storico, ambientale e sociale, Rialto si distingue come una delle città insulari più significative della laguna di Venezia (Rivoalto). È anche il principale mercato della città. Il cuore storico di Rialto si trovava in precedenza sul lato opposto del Canal Grande. Prima dell'attuale Ponte di Rialto, che presenta una spettacolare costruzione in pietra ad arco unico realizzata da Antonio Da Ponte alla fine del XVI secolo, in questo luogo furono eretti un ponte di barche e poi un ponte di legno. Se arrivate in auto al Tronchetto, il servizio di funicolare People Mover dal Tronchetto a Piazzale Roma vi porterà sul percorso accessibile a Rialto Mercato. I vaporetti delle linee 1 e 2 dell'AVM/Actv vi porteranno dalla stazione ferroviaria alla fermata San Silvestro lungo il Canal Grande e sono accessibili alle persone in sedia a rotelle. Dal Tronchetto, si può prendere il vaporetto AVM/Actv linea 2 fino a Piazzale Roma, dove si può cambiare con il vaporetto linea 1.

Chiesa di San Giacometo

Cosa vedere e cosa visitare?

In Campo Sant'Aponal, sede dell'omonima chiesa, è accessibile solo ai membri del personale attraverso il sottoportico de la Pasina, che collega l'imbarcadero di San Silvestro alla zona. La fermata successiva è Ruga Rialto, il cui nome deriva dalla parola francese "rue", che designa una lunga strada commerciale. Svoltando a destra, si può evitare di salire i cinque gradini necessari per entrare nella Chiesa di San Silvestro. Mantenendo il percorso rettilineo, si raggiunge la Riva del Vin. Lungo la Fondamenta del Vin si trovano i resti di un impianto urbano che comprende case bizantine e fondachi più antichi. Da questo punto panoramico si possono ammirare il Ponte di Rialto e le facciate gotico-rinascimentali di Ca' Farsetti e Ca' Loredan, oggi sedi del Comune di Venezia.

Percorrendo Calle de la Madonna verso il Ponte di Rialto, si raggiunge un barbacane in pietra d'Istria con la scritta "PER LA IVRIDICIOM DI BARBACANI". Questa struttura, che può essere realizzata anche in legno, è comunemente utilizzata a Venezia per sostenere un aggetto della soletta del primo piano, consentendo di ampliare i piani superiori senza ridurre la larghezza delle calli, che sono parzialmente protette dalla pioggia. Questo prototipo di barbacane è stato costruito per soddisfare il requisito di sporgenza massima stabilito dalla Repubblica di Venezia, istituito per garantire l'integrità strutturale degli edifici.

Se si va in fondo alla calle, si trova l'ingresso della Ruga Vecchia San Giovanni. La Chiesa di San Giovanni Elemosinario è un monumento storico a croce greca costruito prima del 1071 e ospita una porta in ferro battuto e un campanile del XIV secolo. Dopo il devastante incendio del 1514, Scarpagnino la ricostruì. La cupola centrale della cattedrale presenta un'opera del Pordenone, mentre il San Giovanni Elemosinario, di Tiziano, è uno dei dipinti rinascimentali più famosi dell'edificio. L'ingresso è composto da cinque ordini, il più basso dei quali ha un'altezza di 9 cm, mentre gli altri sono tutti di 13 cm.

La mattina presto i frequentatori del mercato si riuniscono nel Campo delle Beccarie, che si raggiunge svoltando a sinistra in Ruga dei Spezieri, la strada dove un tempo si trovavano le botteghe dei mercanti di spezie. Dalla stessa strada si possono raggiungere il mercato del pesce di Campo della Pescaria e il mercato di frutta, fiori e prodotti artigianali di Campo Bella Vienna. Dalla fermata del vaporetto Rialto Mercato, le Fabbriche Nuove si trovano direttamente sulla sinistra.

Fegato alla veneziana
Fegato alla veneziana

Nella cucina tradizionale veneziana, il fegato viene cucinato in modo semplice. L'altro ingrediente principale del piatto, la cipolla, aggiunge una gradita dolcezza che ammorbidisce il sapore altrimenti deciso del piatto e lo rende più appetibile a chi non ama la cipolla. Poiché il fegato di vitello è più raffinato e dal sapore delicato, ha sostituito il fegato di maiale, che era originariamente previsto nella ricetta. Per assicurarci che fosse preparato correttamente, ci siamo rivolti a Laura e Paolo Lazzari, che da anni lo servono nella loro rinomata trattoria "Vini da Gigio", insieme ad altri piatti regionali come il baccalà mantecato sarde in saor. Dicono che il fegato preparato alla veneziana, insieme a polenta morbida o a fette grigliate, sia il miglior secondo di carne che si possa immaginare.

Ricetta per il fegato all'Italiana

Per iniziare a preparare il fegato alla veneziana, occorre innanzitutto sbucciare le cipolle e tagliarle ad anelli di mezzo centimetro di spessore. Per 15 minuti a fuoco basso, le cipolle dovrebbero appassire ma non dorare se si scalda l'olio in una padella con la foglia di alloro.

Nel frattempo, pulire il fegato eliminando lo strato esterno duro, tagliando la cartilagine e tagliandolo a pezzi di 2 centimetri di larghezza. Quando le cipolle sono morbide, alzare il fuoco a 6 e aggiungere il fegato.

Cuocere a fuoco lento per qualche altro minuto, dopo aver fatto saltare gli ingredienti in padella e averli deglassati con il vino bianco.

Per ottenere una consistenza più omogenea, aggiungere il burro al punto 10 dopo aver terminato la cottura (punto 11). La polenta numero 12 è ora pronta per essere servita con il fegato preparato secondo il metodo veneziano.

Un'analisi completa delle origini del piatto di fegato alla veneziana, oltre a utili indicazioni e adattamenti

Preparato facendo bollire lentamente il fegato e una grande quantità di cipolle in olio, burro e l'onnipresente prezzemolo della regione, questo piatto è un punto fermo della cucina tradizionale veneziana. La base della ricetta originale è costituita dai fegatelli, che spesso vengono integrati con brodo di carne o vegetale, o anche con una spruzzata di salsa di pomodoro. Condividete questo piatto con i vostri amici amanti della carne per un pranzo o una cena sostanziosi. Servitelo con un semplice contorno di polenta o di purè di patate e, se volete, con un po' di burro.

Fegato alla veneziana

Il fegato alla veneziana è un piatto facile da preparare e delizioso. In questo articolo approfondiremo il suo ricco background e parleremo di come e perché è diventato il simbolo della cucina veneziana a livello internazionale. Il sapore potente e leggermente aspro del fegato di vitello si sposa bene con la dolcezza delle cipolle. Mentre quelle bianche che avete a portata di mano possono andare bene in caso di necessità, quelle di Chioggia, nota anche come "piccola Venezia", sono il vero affare.

Il vino rosso fermo "pulisce" il palato tra un boccone e l'altro. Il paté di fegato avanzato preparato alla maniera veneziana è un'opzione gustosa, economica e senza sprechi.

Presto i veneziani potranno cenare in un ristorante dedicato esclusivamente a questo nuovo piatto a base di fegato.

Nella città lagunare il fegato è stato preparato con metodi nuovi, evidentemente influenzati dall'eredità romana.

I veneziani, avversi allo zucchero, hanno trovato una soluzione sostituendo i fichi con le cipolle. Naturalmente, non si può usare una cipolla qualsiasi, ma la cipolla bianca di Chioggia, una prelibatezza locale.

Questo nuovo piatto a base di fegato ebbe un grande successo all'epoca della sua introduzione. È citato anche nel classico della gastronomia italiana, l'Apicio Moderno (1790), scritto da Francesco Leonardi. Il libro di cucina fu pubblicato con questo titolo (dove mongana significa vitello da latte). Fegato di Venezia, cucinato alla mongana.

La preparazione del fegato alla veneziana è un modo classico di cucinare il fegato.

Il fegato e le cipolle costituiscono la base del sapore di questo piatto.

Se si devono usare le cipolle, si devono usare le cipolle bianche di Chioggia; non c'è gara.

È consuetudine utilizzare il fegato di maiale per questo piatto. Il fegato di vitello o di vitellone, invece, sta diventando sempre più popolare grazie al suo sapore più delicato.

Gli ultimi passi consistono nell'aggiungere il tocco finale, come il burro, un buon olio extravergine d'oliva, l'aceto e il prezzemolo. Tuttavia, l'uso del vino bianco o del succo di limone al posto dell'aceto non è tradizionale per questo piatto. Alcuni preferiscono la panna o il latte in forma liquida. Nel corso del tempo si sono sviluppate numerose varianti distinte.

olio extravergine di oliva

I piatti più conosciuti

Iniziare a soffriggere gli ingredienti.

Innanzitutto, le cipolle devono essere tagliate in piccoli pezzi. Si tenga presente che per la loro formazione si deve usare la "veneziana".

Il soffritto si fa tipicamente con qualche tipo di grasso, come olio o burro. Una volta che il colore è diventato bruno, si può aggiungere aceto (e acqua, se si vuole) a piacere. Il tempo di cottura è di circa 20 minuti.

La seconda fase della preparazione del fegato è la cottura.

Per preparare il fegato alla maniera tradizionale veneziana non mancano più gli ingredienti.

Dopo di che, tagliate a fette il fegato e gettatelo in una ciotola con le cipolle. A questo punto va aggiunto il prezzemolo. Per alcuni alimenti è preferibile una breve cottura a fuoco vivo (circa 5 minuti). Aggiungere sale e pepe a piacere.

In terzo luogo, gustate i frutti del vostro lavoro.

Il fegato preparato alla maniera veneziana dà il meglio di sé quando viene servito subito dopo aver spento la padella. Il riscaldamento lo rende troppo duro e sgradevole da mangiare, quindi è meglio consumarlo freddo.

Il fegato alla veneziana viene tradizionalmente servito con polenta morbida o a fette (quella bianca). A volte il contorno è una montagna di purè di patate al formaggio.

Inoltre, nessuno rifiuta mai una buona bottiglia di vino.

Cosa succede a Venezia e la ricetta del fegato alla veneziana

Che si tratti di carne di maiale o di vitello, il fegato cucinato alla veneziana è servito al meglio sulla polenta di mais bianca.

In epoca romana il fegato era consumato da molte persone, come testimonia il De re Coquinaria di Apicio. In latino, il fegato era conosciuto come iecur; la frase "iecur ficatum" (fegato con fichi) è l'antenato etimologico della nostra parola inglese contemporanea "liver". I fegati degli animali (in particolare maiali e oche) allevati da Apicio erano tristemente gonfi grazie al suo uso liberale di fichi.

Per preparare il fegato alla veneziana, l'organo viene tagliato a nastri prima di essere brasato con cipolle bianche di Chioggia tagliate "ale mezza veneziana". Queste ultime sono spesso tagliate a metà e a fettine sottili invece che a pezzetti.

Al posto dei fichi, gli astuti veneziani usavano le sio'le (cipolle), che prosperavano in laguna ed erano altrettanto efficaci dei fichi nel nascondere il sapore del fegato. Secondo la revisione di Apicio di Francesco Leonardi pubblicata nel 1790, il piatto noto come Fegato di mongana alla veneziana riscosse un notevole successo (la mongana è il vitello da latte).

Il ghetto ebraico Venezia: Dove dormire e mangiare
Il ghetto ebraico Venezia: Dove dormire e mangiare

Il Ghetto ebraico di Venezia è stato il primo carcere pubblico italiano. Si trova alla periferia della città, in un'area che ha una lunga storia di marginalità ma anche di inventiva artistica. Qui troverete molte informazioni sul sestiere di Cannareggio.

Come gli ebrei sopravvivevano nel Ghetto di Venezia

Gli ebrei iniziarono a prestare denaro intorno alla fine del XIII secolo e divennero famosi mercanti che venivano regolarmente citati dai notabili. A partire dal 1516 vissero all'interno delle mura del ghetto, ma mantennero lo stesso sabato, le preghiere quotidiane, i rituali e le feste stagionali che avevano sempre mantenuto.

A causa dell'alta densità di popolazione del ghetto ebraico Venezia e della scarsità di alloggi, la maggior parte delle persone deve accontentarsi di appartamenti modesti o di stanze in strutture comuni più grandi. La loro altezza è salita gradualmente fino a una media di 2,10 metri, ovvero otto o nove piani.

Il fatto che quasi tutti gli immobili fossero affittati accresceva il senso di instabilità generale; di conseguenza, con il tempo, si creò un tipo di diritto per cui, alla morte di un genitore, il figlio ereditava la prospettiva di mantenere la casa affittata.

La storia del Ghetto di Venezia è oggi molto attuale come metafora della reazione della popolazione locale alla fuga di massa degli ebrei. Poiché gli ebrei erano una componente così importante e influente della vita cittadina, mantennero nel corso degli anni relazioni amichevoli con la popolazione cristiana della città. Alla fine furono istituiti tre ghetti, o piccole isole separate dall'acqua e collegate da tre ponticelli: il Ghetto Nuovo, il cosiddetto Ghetto Vecchio (1541) e il Ghetto Novissimo (1630).

A Venezia esistevano tre ghetti ebraici distinti, tutti estremamente popolati. Le numerose comunità ospitate all'interno di quelle vaste mura impararono a cooperare e a organizzarsi pacificamente nel corso del tempo; ad esempio, impararono tutte l'italiano come lingua comune.

Dove nasce la parola ''ghetto''?

Ghetto significa letteralmente "luogo dove venivano scartati gli avanzi di rame", da cui deriva il termine. Il ghetto è nato dalla vicinanza del quartiere ebraico di Venezia alle fonderie della città e dall'esistenza di una grande comunità ebraica di origine tedesca, che pronunciava la lettera G come GH.

Dopo la caduta della Repubblica di Venezia e l'assunzione dell'autorità da parte di Napoleone, gli ebrei non furono più confinati nelle loro immediate vicinanze. Mentre la maggior parte delle persone rimase nel ghetto per abitudine e paura, alcune famiglie benestanti iniziarono ad acquistare terreni al di fuori dei confini. Ca D'Oro, un palazzo medievale che oggi ospita la collezione d'arte del barone Franchetti, fu uno degli edifici più prestigiosi a passare in nuove mani (un ebreo).

Altre centinaia di ragazzi del ghetto si arruolarono nella prima guerra mondiale e non fecero più ritorno, assimilando così la popolazione ebraica di Venezia alla cultura italiana. Alla fine degli anni Trenta, molte persone danneggiate dalle leggi razziali si trasferirono in Svizzera e negli Stati Uniti. Troppi ebrei furono deportati nei campi di concentramento e solo otto di loro fecero ritorno.

I banchi dei pegni

Grazie alla loro capacità di operare come "banchieri", prestando denaro a interesse o in cambio di oggetti in pegno, gli ebrei svolsero un ruolo fondamentale nell'espansione economica della Serenissima. Nonostante le norme della Serenissima regolassero i tassi d'interesse, i cristiani dell'epoca consideravano gli individui che lavoravano nel settore bancario o gestivano i banchi dei pegni come usurai, a causa del denaro che guadagnavano.

La disponibilità di credito e di servizi di prestito permise un'economia forte e in crescita, che aiutò anche le persone economicamente svantaggiate e le piccole imprese. Banco Rosso, Banco Verde e Banco Nero erano i nomi di tre banchi di pegno della zona. Forse i nomi dei vari esercizi sono stati ispirati dai colori delle ricevute dei pegni.

L'insegna storica è rimasta, rendendo questo monumento importante per la comunità ebraica. A Venezia si trova il banco dei pegni più antico del mondo ed è qui che sono nate le espressioni "essere in rosso" e "essere al verde". Il Banco Rosso di Venezia

Il cuore spirituale delle sinagoghe di Venezia

Per arrivare al cuore del quartiere ebraico, bisogna prima visitare le sinagoghe.

Tre delle cinque sinagoghe del ghetto si trovano all'interno del Gheto Novo. La sinagoga tedesca (o Schola), che ospita anche il Museo ebraico, è la più antica sinagoga degli ebrei ashkenaziti. La sinagoga Canton (dell'angolo) si trova all'angolo nord-ovest della piazza e la Schola Italiana è vicina. La sinagoga spagnola e la sinagoga Schola Levantina si sono recentemente trasferite nell'antica area ebraica.

secoli

Le sinagoghe del ghetto sono tutte nascoste ai piani superiori di edifici preesistenti, rendendole quasi indistinguibili dalla strada. Ciò è dovuto al fatto che alle sinagoghe non è permesso avere alcuno spazio laico al di sopra di esse.

Alcuni considerano la sinagoga più di un semplice luogo di culto. Esse fungono da centri comunitari, dove si prendono decisioni importanti, si celebrano pietre miliari, si legge e si discute la Torah, il testo sacro. Il requisito di partecipazione a queste "riunioni" è di dieci uomini. Tutti i presenti possono leggere dalla Bibbia, ma solo il rabbino può commentare. Le donne possono assistere a queste riunioni da una galleria sopraelevata o attraverso griglie speciali costruite per tenerle fisicamente separate dagli uomini, se lo desiderano.

Dove dovrei andare esattamente nel quartiere ebraico?

Poiché proteggono un aspetto importante della storia culturale del popolo ebraico, i luoghi turistici più importanti includono il Museo Ebraico e le sinagoghe che si trovano nel ghetto ebraico di Venezia.

È possibile che l'esperienza di assistere a queste istituzioni culturali ebraiche più tradizionali possa trarre beneficio da una semplice passeggiata tra le calli.

Campi come gli "ibanchi", che erano luoghi in cui si praticava l'usura, offrono uno sguardo sulle attività quotidiane della prima comunità ebraica di Venezia.

Uno dei casi più singolari è la "scala matta", una ripida scala esterna che collegava due edifici nonostante l'assenza di scale all'interno delle strutture.

In tempi moderni, nell'area circostante si trovano negozi e ristoranti tipici ebraici che offrono rispettivamente cucina kosher e veneziana.

Anche Piazza San Marco, Campo del Ghetto, Canal Grande meritano una visita. Se volete saperne di più, cercate sul sito web le informazioni più interessanti per voi. La presenza di Internet rende la nostra vita molto più facile.

Venezia cibo tipico
Venezia cibo tipico

Gondole, turisti e lago non sono tutto ciò che Venezia ha da offrire. Chi si avventura oltre Piazza San Marco scoprirà che Venezia è una città che sa raccontare storie uniche, fatte di mare, persone e usanze millenarie. Anche il cibo vi racconterà molto della storia di Venezia e dei suoi segreti. Il Venezia cibo tipico è considerato qualcosa di legato alla farina, ma non è così. Naturalmente molti piatti contengono farina, ma non tutti. Viaggiate e scopritene di più!

Tradizioni legate alla preparazione e al consumo del cibo

La cucina veneziana è influenzata da una lunga storia di viaggi marittimi in tutto il Mediterraneo. Per questo motivo, molti piatti classici veneziani sono estremamente semplici e incentrati sul pesce (che non manca mai) oppure vengono conservati a lungo.

Molti piatti, sia nei ristoranti classici che in quelli di tendenza, sono versioni aggiornate di classici con un contesto storico. Se vi trovate a Venezia, non mancate di esplorare le osterie storiche e fiorenti della città. Il Venezia cibo tipico non deve essere solo provato, ma anche ricercato, se si vuole sapere come è stato scoperto.

Deliziose specialità regionali di Venezia:

  • Ecco alcuni dei piatti più noti dell'area lagunare, tra cui le moeche, i bigoli in salsa e i bussolà buranensi. È l'occasione giusta per provarli!
  • Le specialità veneziane da assaggiare assolutamente.
  • I migliori ristoranti di Venezia.
  • La polenta è spesso servita come antipasto nella cucina veneziana.
  • Servite l'anatra con i bigoli.
  • Questo piatto è chiamato risotto de g nel contesto italiano.
  • Cibo composto da riso e piselli.
  • Scampi tipici italiani (Busera) (Busera).
  • I piatti veneziani più ordinati.
  • Vogue of Venice Le sardine e la polenta sono cotte in una schia allo zafferano.
  • Le Moeche Fritole veneziane e altri dolci dei Baicoli Zaeti.
  • Usare il bussolà e la esse di Buranesi.
  • Scoprite qui i segreti della cucina veneziana.

Se pensassi che scegliere un ristorante a Venezia sia facile, mentirei. Anche se sarebbe un suicidio assaggiare tutti i piatti tipici della mia città, spero che ne assaggerete un paio mentre siete qui. Visita Circa due giorni di tempo.

Uno dei modi migliori per farsi un'idea di una nuova destinazione è provare alcune delle specialità regionali. Il problema è capire dove mangiarle, visto che i ristoranti per turisti spuntano come funghi in destinazioni popolari come Venezia.

Sappiate che è mia intenzione farvi venire l'acquolina in bocca mentre vi descrivo le prelibatezze regionali di Venezia.

Cichetti e antipasti, per favore

Prima di iniziare l'elenco, mi prenderò un momento per definire la parola "chiceto", che forse non conoscete. Potete prendere un cicheto veloce e un bicchiere di vino o di spritz mentre passeggiate per i bacari (o bacaro, come lo chiamano i locali) a Venezia.

Gli antipasti nella cultura normale di Venezia

I piatti a base di risotto sono ampiamente considerati l'epitome della cucina tradizionale veneziana. I piselli, tradizionale primizia della primavera, sono l'ingrediente principale di una ricetta popolare di risotto insieme alla cipolla appassita. Per condire si aggiungono sale, pepe e prezzemolo tritato. ringhi e ruggiti duri

Cosa distingue un risi da un bisi

Per quanto riguarda i risotti ai frutti di mare, il risotto al ghiozzo è difficile da battere.

La maggior parte delle persone di fascia socio-economica più elevata non mangia lapaasta e fasoi perché pensa che sia per le classi più povere.

Questo è il primo piatto ed è un classico veneziano: pasta di grano al torchio con salsa di acciughe e cipolle.

Il risotto, piatto forte della cucina veneziana, è spesso considerato uno dei migliori primi piatti al mondo. Il Risi e bisi, uno dei piatti italiani più conosciuti, è composto da piselli primavera, cipolla appassita e un pizzico di sale, pepe e prezzemolo. Questo piatto è un buon esempio della classica cucina veneziana, in cui alcuni ingredienti poco costosi e facilmente reperibili vengono sapientemente combinati per creare un pasto memorabile.

punto di vista

Il risotto agli asparagi, noto come sparasi, è un piatto popolare nel Veneto. Quando vengono combinati in un piatto, i sapori terrosi degli asparagi freschi e del vellutato riso Arborio completano la luminosità di un vino bianco secco. L'aggiunta degli asparagi porta il risotto a un livello di delicatezza completamente nuovo, rendendolo ideale per occasioni speciali e banchetti eleganti. Anche i commensali più esigenti apprezzeranno i tradizionali piatti di pasta veneziani come i risi e bisi e gli sparasi.

Dolci di stagione

Durante le festività invernali, i veneziani sono particolarmente orgogliosi della loro capacità di preparare e consumare dolci. Le panetterie di tutta Venezia sono piene di deliziosi dolci che si tramandano di generazione in generazione durante questa stagione. La torta Nicolotta è un dolce tradizionale per la festa del 6 dicembre in onore di San Nicola. Si dice che ogni venerdì mattina gli abitanti delle strade della città ricevano una torta fatta di pane raffermo o polenta e condita con finocchio e grappa.

Una parte essenziale della stagione festiva a Venezia sono questi dolci tradizionali. I veneziani sono giustamente orgogliosi della loro cucina, che vanta la famosissima torta Nicolotta e altri dolci come panettone, pandoro e struffoli. Che siano fatti in casa o in pasticceria, questi dolci faranno sorridere tutti alla prossima festa di Natale.

D'altra parte, Venezia è adorabile. I dolci di Venezia vengono talvolta trascurati quando si parla della cucina della città, nonostante siano altrettanto deliziosi dei piatti e delle bevande salate a cui si pensa più comunemente. Alcune delle tradizioni e delle ricette per la preparazione dei dolci a Venezia risalgono alla Serenissima. Fu la ricca famiglia cipriota Corner, di ritorno dalle Crociate, a introdurre per prima la canna da zucchero nella Laguna nel XII secolo.

Le prelibatezze zuccherine di Venezia hanno sempre rispecchiato la sintesi unica di influenze provenienti da un'ampia gamma di civiltà, grazie alla lunga storia della Repubblica di Venezia come porto commerciale. Grazie alle loro conquiste in Oriente, i veneziani furono esposti non solo a nuove pratiche culturali e stili di vita, ma anche a prodotti che non erano mai stati visti prima in Europa. Abbiamo raccolto una selezione di sette di questi famosi dolci veneziani per placare la vostra voglia di dolce.

Fritoe

Quando queste piccole prelibatezze arrivarono a Venezia, furono aggiornate per riflettere i tempi che cambiavano e i nuovi ingredienti disponibili. Né il miele né il formaggio venivano creati con ingredienti freschi, quindi si mantenevano più a lungo se sostituiti rispettivamente con zucchero, pinoli e uva sultanina. Di conseguenza, la preparazione delle frittelle assunse l'aspetto di una "questione di stato", con le persone che le inventarono forse etichettate come fritoleri.

A distanza di tanti anni, gli stessi ingredienti - uova, farina, zucchero, burro, pinoli e uva sultanina - sono ancora richiesti nell'unica ricetta. La Biblioteca Casatenense di Roma possiede una copia di questa ricetta risalente al XIV secolo.

Per apprezzarne appieno il sapore, bisogna sporcarsi le dita di zucchero mentre si assaggia ogni frittella.

I piatti tipici veneziani sono davvero vari e ognuno troverà qualcosa di gustoso per sé. Anche il cibo di strada (street food) è un'opzione. Cosa mangiare a Venezia è una domanda facile. La tradizione dimostra che gli italiani apprezzano la loro cucina e il loro atteggiamento verso di essa.

Cosa mangiare a Venezia?
Cosa mangiare a Venezia?

I ristoranti di Venezia sono le principali fonti di vendita del cibo.

La polenta è il piatto fondamentale della cucina veneziana, quindi parleremo prima di argomenti più avanzati come ricette specifiche e specialità. Non resta che provarla! Se avete ancora una domanda: cosa mangiare a Venezia? Ecco alcune varianti.

Antipasti tradizionali Veneziani

Sugo al pomodoro con bigoli

I bigoli sono un tipo di pasta fatta a mano che assomiglia agli spaghetti spessi ma ha un aspetto più poroso e irregolare. Quest'ultima qualità rende il sugo un accompagnamento ideale.

Antico ristorante veneziano Poste Veciedi

Tradizionalmente i bigoli a Venezia vengono serviti con il ragù, ma il sugo di pesce è la salsa preferita. Il periodo natalizio a Venezia non sarebbe completo senza i bigoli in salsa. Per preparare la salsa, cipolle e acciughe vengono sciolte a bassa temperatura in una vasca di olio extravergine di oliva.

I bigoli devono essere preparati con farina di grano o farina integrale e avere uno spessore di circa 2 mm (in questo caso si chiamano bigoli mori). Il segreto di fondo è la crema di sardine e cipolle, che conferisce agli spaghetti una consistenza più robusta rispetto ai normali sughi.

Anatra e bigoli

Questa è l'alternativa a base di carne per chi preferisce non mangiare cipolle. Il petto d'anatra a dadini è l'ingrediente principale di questo saporito ragù.

Se conditi con grana o, meglio ancora, con qualsiasi formaggio ben stagionato prodotto nella zona collinare del Veneto, questi spaghetti non hanno eguali.

Piatti tipici veneziani da assaggiare assolutamente

Vi ingannerei se dicessi che è facile capire dove cenare a Venezia. So che sarebbe un suicidio assaggiare tutte le leggendarie prelibatezze veneziane, ma se visitate la mia bella città, pensate di assaggiarne la stragrande maggioranza, naturalmente tenendo conto delle stagioni. Una visita e un soggiorno di due giorni vi garantiranno una varietà di tipi di cibo e di cucine diverse.

Assaggiare le specialità locali e conoscere la storia culinaria della città è una parte importante di ogni viaggio in città. La vera sfida, però, sta nello scegliere dove assaggiarle, dato che i ristoranti trappola per turisti spuntano come funghi in tutta Venezia.

Questo saggio cercherà di descrivere la cucina di Venezia; il suo scopo principale è quello di farvi venire l'acquolina in bocca.

Come arrivare a Venezia?

I treni Frecciarossa fermano a Santa Lucia; da lì, potete camminare o prendere un vaporetto fino alla vostra destinazione finale. Se siete in auto, potete parcheggiare a Mestre e prendere un autobus o un treno per Venezia in meno di trenta minuti. In alternativa, potete parcheggiare a Piazzale Roma (Garage San Marco o Autorimessa Comunale) o al Tronchetto.

Il miglior street food veneziano e non solo

Ora che conosciamo le specialità di Bologna, la città dei canali, e i bacari, locali tradizionali della città che sono ottimi per mangiare cucina tipica spendendo poco, è il nostro turno di fare un salto in città e perderci.

Assaggeremo una varietà di piatti locali, tra cui una delle bevande più famose della zona, e poi passeremo un po' di tempo a oziare nelle calli, annusando i migliori fritti.

sapori

Un pranzo economico vi attira?

A quale gruppo appartengono le città più numerose che sono sempre alla ricerca di opzioni economiche? Sicuramente gli studenti! Seguite il loro esempio e date un'occhiata a Da'a Marisa, dove potete trovare un'abbondante prima cena a 10 euro (con pane, caffè e acqua), o La Cambusa, che si trova a pochi passi dall'Università e serve una cucina molto semplice ma ottima.

Attività gratuite a Venezia

Un piano economico per la vostra vacanza a Venezia? Anche se non visitate i musei o non pagate per vedere le attrazioni, l'atmosfera della laguna è davvero unica e mozzafiato, e non solo durante il leggendario periodo del Carnevale. Non a caso la città di Venezia ha fatto da sfondo a numerosi film. Vi proponiamo alcune perle nascoste, a partire dalla nota Libreria Acqua Alta, un luogo ad accesso gratuito dove sperimentare creatività, cultura e un'incantevole vista sui canali, oltre alle belle calli e ai canali e alla maestosità di Piazza San Marco. È una biblioteca che utilizza serbatoi e navi per contenere la sua collezione di libri!

Il vicino Ponte della Paglia è un ottimo punto di osservazione per il Ponte dei Sospiri, il Museo della Musica (che custodisce molti dei più bei violini d'Italia) e la Basilica di Santa Maria della Salute, splendido esempio di barocco veneziano. E mentre siete lì, dovete assolutamente visitare il Ghetto di Venezia.

Il Palazzo Ducale di Venezia è il museo più famoso della città, ma molti visitatori hanno l'impressione che la visita sia gratuita. Purtroppo non è così: l'ingresso gratuito è riservato a determinati gruppi demografici, tra cui i minori di 18 anni, i disabili e i possessori di una MUVE Friend Card valida.

Chi avrebbe mai pensato di poter trovare un'autentica cucina locale per le strade di Venezia? Tranquilli, anche noi ce ne siamo accorti solo di recente.

Nella nostra ricerca di opzioni gastronomiche a prezzi ragionevoli a Venezia, ci siamo imbattuti nei bacari della città. Questi locali si rivolgono alla clientela dell'aperitivo con gustosi spritz e cicchetti (antipasti di pesce o carne impanati).

Vi abbiamo fatto venire l'acquolina in bocca: ecco i nostri tre migliori bacari di Venezia per l'aperitivo perfetto.

Opzioni gastronomiche a Venezia, in base all'esperienza personale

Per due volte, durante i miei viaggi tra scuola e lavoro, ho avuto la fortuna di chiamare questa fantastica città casa. Evidentemente, stiamo parlando di una metropoli unica nel suo genere. Distintiva in senso positivo per la sua bellezza naturale mozzafiato, ma anche in senso negativo per le difficoltà della vita isolana. Il modo migliore per rispondere al tragico dilemma "dove mangiare a Venezia" è rifugiarsi in uno dei bacari rimasti alla ricerca di qualche vero veneziano con cui parlare davanti a uno spritz e a un cicchetto durante le affollate ore di pranzo e cena.

Come posso trovare un bacaro e dove posso mangiarne uno a Venezia?

Il bacaro è il nome di un tipo di osteria che si trova esclusivamente a Venezia. In pratica, si tratta di un bar con servizio di ristorazione. La disposizione tipica di un bacaro consiste in un bancone con finestra, alcuni sgabelli lungo il bancone e alcuni tavoli o scaffali. Sulla vetrina del bancone sono esposti i prodotti del giorno (altrimenti noti come cicheti o cicchetti).

Le ordinazioni di bevande e pasti possono essere fatte in un bacaro proprio dietro la vetrina. Se vi sedete, dovrete mangiare quello che vi preparerà l'oste al banco, perché non c'è servizio al tavolo.

Se vi state chiedendo dove cenare a Venezia, un bacaro è un'ottima opzione. In poche parole, è economico (anche se è sempre bene fare un po' di attenzione). L'impegno in termini di tempo è ridotto, consentendovi di concentrarvi sulla visita dei monumenti. Fate attenzione a non farvi travolgere dall'entusiasmo e iniziare a frequentare i bacari, che possono avere effetti negativi sulla vostra salute e sul vostro aspetto.

Prendete in considerazione solo il vostro punto di vista e provate a farlo, siete desiderosi di farlo! È molto importante valorizzare la tradizione di qualcuno, ma non rinunciate alla vostra!

Biscotti veneziani baicoli
Biscotti veneziani baicoli

Petitchef ha creato i baicoli, un piatto tipico veneziano.

I baicoli sono un dolce tradizionale italiano. Si tratta di un popolare e tradizionale biscotto veneziano preparato con olio anziché burro. Sono ideali per una merenda croccante o per un doposcuola al mattino o al pomeriggio. Di che materiale sono fatti? Solo farina di farro, zucchero, olio e acqua.

Quando parliamo di questi biscotti veneziani baicoli, ci immaginiamo bambini piccoli che trascorrono la domenica mattina con i nonni.

Impasta i baicoli, una pasta veneta, tra un tortellino e l'altro. Ci chiede, ci aiuta, ci insegna e ci regala il biscotto più buono o più grande.

I filoncini possono essere freddi, dolci, ecc. La nonna li taglia delicatamente e li rimette in forno ad arrostire mentre noi aspettiamo.

Li spalmava di burro e marmellata quando erano ancora caldi, ed erano deliziosi. La nonna, che era anche una cuoca straordinaria, prepara dei baicoli deliziosi. Ci ricordiamo di questi fatti caldi e gustosi come se stessero accadendo anche in questo momento.

Dopo aver lavorato l'impasto e aver cercato la ricetta adatta, i baicoli, i biscotti veneziani baicoli, creati dalla nonna, sono pronti. Eravamo spinti dalla nostalgia, dal desiderio di rivisitare un sapore o una sensazione specifica.

"No gh'è a sto mundo, no, più bel biscotto, più fin, più dolce, più lisiero e san for mogiar nela ccara o nel goto, del Baicolo nostro Veneziàn", aggiunge la scatola. Torniamo indietro nel tempo per comprendere meglio i Baicoli veneziani.

I Baicoli erano sempre disponibili a bordo della Serenissima grazie alla loro lunga conservazione.

La bellezza del biscotto sta nella sua semplicità. I baicoli venivano serviti durante i sontuosi banchetti veneziani sia nei saloni nobiliari sia sulle navi della Serenissima.

I baicoli venivano serviti con il caffè, il dolce preferito di Carlo Goldoni, lo zabaione, la cioccolata calda e i vini dolci.

Una variante della sua cottura

Una volta sciolto il lievito nel latte tiepido, unirlo ai 100 g di farina e mescolare bene. Mettete gli ingredienti in una bacinella e metteteli a lievitare in un luogo caldo finché l'impasto non sarà raddoppiato.

Aggiungere al lievito lo zucchero e la farina rimanenti. Incorporare gli albumi montati a neve con un pizzico di sale. Aggiungere una quantità di latte tiepido sufficiente a ottenere un impasto medio e impastare accuratamente.

Lasciare lievitare l'impasto per due ore prima di dargli la forma di una pagnotta larga 4 cm e metterla su una teglia oliata in un forno riscaldato ma spento.

Quindi cuocere per 15 minuti in forno preriscaldato a 180 gradi.

Dopo il raffreddamento, le fette devono essere spesse 2 mm e tagliate con un coltello affilato. Successivamente, foderare le teglie con le fette e farle asciugare fino a ottenere un colore nocciola uniforme.

lievito di birra,

Informazioni nutrizionali:

Carboidrati: 84.8 g

12 g di grassi

Grassi saturi: 7,6 g

14,6 grammi di proteine

Il contenuto totale di fibre è di 3,9 g.

Questa porzione contiene 17,1 grammi di zucchero.

I baicoli sono un dolce tradizionale italiano che deve essere assaggiato per essere gustato!

I baicoli Colussi sono ancora confezionati in metallo e cartone. Questo dà la sensazione del passato e piacevoli sensazioni nel presente. Questa tradizione dovrebbe essere mantenuta nella mente e nell'azione affinché le nuove generazioni non dimentichino le tradizioni e alcune specialità del passato che racchiudono la storia di un determinato Paese o di una città.

Questo è il tradizionale biscotto veneziano

Sapete che i biscotti secchi cucinati a Venezia hanno raggiunto una fama internazionale? I Baicoli sono confermati dalla donna sulla scatola vintage dei biscotti:

Non c'è biscotto più ricco, più dolce o più snello nella nostra città o a Venezia di quello venduto al Baicolo.

Una piccola delizia

Non c'è biscotto più buono, più dolce, più leggero o più sano da intingere nella tazza o nel bicchiere del nostro Baicolo veneziano, tradotto in italiano dal gergo locale.

La ricetta originale del Baicolo

A Venezia esiste una grande varietà di biscotti secchi e croccanti. Tuttavia, la ricetta originale è piuttosto specifica; modificando alcuni ingredienti o proporzioni si ottiene un prodotto finale completamente diverso.

Il procedimento è semplice e i pochi componenti necessari sono facilmente accessibili. Questa ricetta dettagliata vi insegnerà a creare gli autentici baicoli veneziani!

La fase iniziale Ingredienti;

Cinquanta grammi di farina e 150 grammi di zucchero;

Nel procedimento di lievitazione si utilizzano quindici grammi di lievito;

H2O zuccherata.

Il procedimento dettagliato della sua cottura.

FASE 1: lievito di birra

Dopo aver sciolto il lievito nell'acqua tiepida, aggiungete gradualmente la farina e mescolate fino a quando non sarà ben amalgamata. Lavorare l'impasto fino a renderlo liscio e setoso. Formare una X sulla parte superiore e mettere da parte per almeno tre ore, o finché il volume non sarà raddoppiato.

Forniture per il secondo giro.

Per 250 g di farina non è previsto alcun costo.

50 g di burro morbido (a temperatura ambiente).

Zucchero equivalente a 50 g

1 albume d'uovo, leggermente sbattuto

un granello di sale

FASE 2: quasi pronto

Unire la farina, il burro, lo zucchero, il sale e l'albume in una terrina. Lavorare per circa 15 minuti con l'impasto originale. L'impasto ottenuto può essere tagliato in quattro pezzi uguali, arrotolato in tubi e lasciato lievitare per circa 1,5 ore in un ambiente caldo e privo di correnti d'aria, coperto da un canovaccio.

Una volta lievitato per 48 ore, infornarlo per 10 minuti a 180 °C. Tagliare i panini in pezzi sottili e cuocere a 160 gradi per ottenere i migliori risultati. Trattandosi di biscotti, devono essere cotti due volte.

Si possono poi mettere in una scatola di latta o in un barattolo.

E ora buon appetito!

Ristoranti venezia
Ristoranti venezia

A Venezia si trovano eccellenti ristoranti con stelle MICHELIN, secondo la Guida Michelin.

Sul sito ufficiale della Guida MICHELIN è possibile trovare un elenco di tutti i ristoranti Venezia che hanno ricevuto una stella Michelin, un Bib Gourmand o una valutazione MICHELIN. Le opinioni e le conclusioni degli ispettori MICHELIN

Il miglior valore della cucina veneziana

Durante il vostro soggiorno a Venezia, provate la cucina regionale. Nonostante la fama di città dai prezzi esorbitanti, vi suggerirò alcuni posti dove potrete gustare un pasto delizioso senza sforare il vostro budget.

Sebbene Firenze e Roma siano ben note per le loro alternative gastronomiche costose, Venezia le supera spesso. Sebbene il cibo di Venezia sia una grande attrattiva, un pranzo fantastico in Italia può rapidamente rompere il vostro budget.

Potrete cenare bene senza essere risucchiati nella trappola turistica dei ristoranti troppo costosi grazie al breve elenco di ristoranti economici che vi ho proposto. Trattorie (locali tradizionali a conduzione familiare), bacari (tipici tapas bar di Venezia), osterie (che offrono menù fissi e serate rilassate) e pasti veloci sono le quattro categorie principali di questi locali (in questo caso, pizza e pasta).

Il Bacareto da Lele è uno dei ristoranti più noti di Venezia

Il Bacareto da Lele è una tappa obbligata, secondo studiosi, veneziani e turisti. Poiché sono sicuri di trovarvi un ambiente paragonabile, tutti coloro che hanno un budget limitato e sono alla ricerca di un pranzo delizioso vi si recano.

Per raggiungere questo bacaro è necessario allontanarsi un po' dalle mete turistiche più popolari di Venezia. Si trova all'incrocio tra il sestiere di Santa Croce e Piazza Campo del Tolentini. Il cibo, che consiste in una varietà di panini, cicchetti e altri piccoli piatti, è eccellente ma non particolarmente impegnativo.

Anche se a Venezia il vino della casa viene tipicamente servito con la cena, gli spritz stanno diventando sempre più popolari come antipasto.

Ma è il tocco unico del proprietario a distinguere questo locale, non solo il costo. Il servizio è davvero rapido e le ordinazioni vengono spesso evase subito, nonostante il numero elevato di clienti.

Naturalmente, è consigliabile prendere un drink e pranzare su uno dei posti a sedere posizionati lungo il canale.

Il Bar Puppa offre il miglior servizio al cliente e la pasta più fresca in circolazione.

In tutta Venezia, il Bar Puppa è rinomato come il luogo dove andare per gustare una pasta deliziosa e preparata al momento a un prezzo ragionevole. Il sestiere di Cannaregio, spesso considerato come la parte meno turistica e più autentica di Venezia, è il luogo in cui bisogna recarsi per raggiungerlo.

L'ambiente accogliente e piacevole del ristorante compensa la mancanza di novità, anche se il cibo e il servizio non sono particolarmente degni di nota. Per circa 15 euro è possibile acquistare la maggior parte dei piatti all'interno di un menu fisso che comprende anche un primo piatto come pasta o pizza, una bevanda e un caffè. È possibile acquistare una combinazione di hamburger e patatine fritte per circa 12 euro.

Non ci sono sorprese spiacevoli quando si paga in questo ristorante, perché il cosiddetto costo del coperto è già incluso nel prezzo del menu. In molti locali di Venezia questo concetto, che può essere visto come un "servizio", viene spesso addebitato a parte, facendo lievitare il conto complessivo del 10-15%. Questa è una delle cose più importanti da ricordare a Venezia.

recensioni

Potreste dover utilizzare alcuni mezzi di trasporto pubblico di Venezia per arrivarci, ma il risotto, la pasta alla carbonara e i frutti di mare varranno il viaggio.

Senza dubbio, dovete visitare la Pizzeria L'Angelo per una vera pizza veneziana fatta in casa.

Qualsiasi lista di posti economici dove mangiare a Venezia deve includere questo ristorante per la sua vicinanza a Piazza San Marco. Data l'eccellente pizza che la Pizzeria L'Angelo serve, è difficile immaginare di non visitarla dopo aver visitato il Palazzo Ducale.

Ci sono molte specialità di pizza preparate nel forno a legna e i prezzi sono accessibili (la pizza più economica costa circa 7 euro) (circa 30 opzioni). Il servizio è eccellente e gli ordini vengono consegnati rapidamente. D'altro canto, se ci si reca in questo locale durante le ore di punta, si rischia di dover attendere 45 minuti o più in coda.

Quando si ordina, bisogna tenere presente che ci sono due misure: media (per una persona) e famiglia (per due). I clienti si recano spesso in un'area vicina per mangiare in solitudine perché all'interno non c'è abbastanza spazio.

I migliori ristoranti e beach club di Venezia nel 2022: Puntarella Rossa

Quali sono i ristoranti di Venezia da provare nel 2022? A Venezia è sempre stato difficile trovare una buona cucina, e questo è vero ancora oggi. Le folle di turisti che visitano spesso la zona e che sono desiderosi di mangiare a tutti i costi ne sono l'ovvia causa. Molti ristoranti ne approfittano, rendendo difficile anche per il viaggiatore più esigente trovare opzioni di ristorazione accettabili a prezzi accessibili. Alla luce di ciò, abbiamo raccolto alcuni consigli da utilizzare per esplorare il web alla ricerca di aziende affidabili e stare alla larga dalle truffe. Di seguito vi elenchiamo i nostri consigli.

Alcuni dei nostri migliori ristoranti di Venezia

Suggeriamo di visitare l'osteria alla moda Anice Stellato, specializzata in vini naturali e frequentata da giovani professionisti (50 euro).

Il secondo posto va al delizioso ristorante di solo pesce Rioba (60-70 euro).

"Estro, ristorante a tre stelle (80-100 euro)

4 Zucca (24-40 euro) - cucina prevalentemente (anche se non esclusivamente) vegetariana, soprattutto a pranzo.

Situato in una zona alla moda, 5 Covino è un piccolo ristorante carino e delizioso (vini naturali).

Osterie e ristoranti economici a Venezia

Una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo, Venezia è nota per le sue gondole e le sue maschere, ma anche per la sua lunga tradizione culinaria, ricca di vari sapori e ingredienti originari della regione Veneto.

Ci sono molti bar e ristoranti per soli turisti in tutta Venezia, ma i residenti e i visitatori concordano sul fatto che se non si sa dove cercare, mangiare fuori in città può essere eccessivamente costoso (e non si può contare su un amico veneziano che li consigli).

È un bacaro tradizionale e maiuscolo, vicino al Ponte di Rialto, ideale per un breve aperitivo o per rilassarsi. Anche se lo spazio è limitato e ci sono solo pochi tavoli e sgabelli, è possibile mangiare e bere nel patio esterno all'ombra. Ogni volta che l'umore lo richiede, vengono preparati cicchetti freschi e di stagione. C'è una bella selezione di bicchieri di vino a prezzi ragionevoli e i fritti di pesce, i crostini di pesce, le polpette di carne e di tonno sono tutti eccellenti. I prezzi dei cicchetti partono da 1,50 dollari, mentre i bicchieri di vino costano 2 dollari.

All'Arco, in Calle de l'Ochialer 436, è la sede di uno dei più illustri e venerabili bacari di Venezia e si trova a breve distanza dal vivace mercato di Rialto. In questo piccolo e grazioso locale ci sono alcuni tavoli all'aperto sotto l'arco. L'attività è gestita dalla stessa famiglia da tre generazioni. I crostini di baccalà mantecato e gli altri cicchetti disponibili al bar si abbinano perfettamente a un buon prosecco. Il menu dell'osteria cambia stagionalmente e in base alla disponibilità del mercato di quartiere. I bicchieri per il vino e i cicchetti partono da circa 2 euro. Pianificate bene perché il ristorante chiude normalmente intorno alle cinque.

La "Via delle Picche" (Calle delle Do Spade) Ristorante Do Spade

Questo locale del quartiere Rialto, risalente alla fine del XV secolo, si dice sia stato frequentato da Casanova. Piccolo e affollato, con persone che mangiano all'interno e bevono e sgranocchiano cicchetti (provate i fiori di zucca fritti con pesce salato) e ombrichi all'esterno, l'ambiente è quello tipico di un bacaro veneziano. Inoltre, un primo costa circa 14 euro e un pasto di tre portate circa 30 euro.

I prodotti dei ristoranti sono freschi e sicuri. Anche San Polo non fa eccezione. A volte si può anche ottenere uno sconto se viene attuato qualcosa di interessante o a causa di altre circostanze.

Piatti tipici Venezia
Piatti tipici Venezia

La cucina tradizionale di Venezia vi lascerà senza fiato.

La nostra guida di viaggio contiene un elenco di piatti regionali da non perdere a Venezia e dintorni. Dal risotto agli antipasti ai dolci, questo è il menu tipico delle trattorie veneziane. Ecco quindi un elenco dei migliori piatti veneziani.

Venezia è molto più di gondole, turisti e fiumi. Venezia è una città che sa raccontare storie uniche fatte di acqua, uomini e riti millenari a chi sa esplorarla lontano dalla folla.

La cucina del Mediterraneo si è evoluta per adattarsi ai lunghi viaggi marittimi che sono parte integrante della loro vita quotidiana. Di conseguenza, molti cibi tradizionali veneziani sono basici e a base di pesce (che abbonda nel mare) o sono stati modificati per essere conservati più a lungo.

Molti di questi piatti sono attualmente accessibili sia in forma tradizionale che aggiornata. Se state pensando di fare un viaggio a Venezia, vi consigliamo di fare un giro in queste antiche e vivaci osterie. I piatti tipici venezia sono davvero deliziosi.

La polenta

La polenta è quasi sempre presente nella cucina tradizionale veneziana. È un accompagnamento economico per un secondo piatto gourmet a base di pesce, carne, verdure o formaggio.

Ristorante Trattoria da Gigio a Venezia

Intorno all'anno 1500, la polenta, prodotto delle Americhe, arrivò sulle tavole della laguna, che da tempo faceva dei cereali la sua principale fonte di alimentazione. Nel trevigiano sono diffuse sia la classica variante gialla (preparata con farina di mais giallo) sia quella bianca (preparata con farina di mais bianco). Alcuni preparano la polenta con grano saraceno o farina integrale.

Ristorante del passato di Mauroa Mirano

Tradizionalmente, questo piatto veniva offerto il 25 aprile per commemorare San Marco, patrono di Venezia. Alcuni utilizzano il brodo, mentre altri includono pancetta e formaggio. In ogni caso, eccellono sempre e comunque.

Antipasti e cichetti

Prima di iniziare l'elenco, vorrei soffermarmi un po' di più sul termine poco conosciuto di "chiceto". A Venezia, il cicheto è un piccolo spuntino offerto con un bicchiere di vino o di spritz durante un tour dei bacari (o del bacaro, a seconda delle preferenze).

Baccala in umido con frutti di mare

È bene sapere che i veneziani chiamano lo stoccafisso baccalà. Sebbene il capitano Piero Querini abbia annotato questo pesce in una relazione del 1432 ai magistrati di Venezia dopo un naufragio al largo delle coste di un'isola norvegese, esso comparve sulle tavole veneziane solo nel 1500. In sostanza, lo stoccafisso, che oggi è uno degli ingredienti più essenziali della cucina veneziana, deriva dalle conoscenze degli abitanti di Rost.

Il metodo del mantecato è ancora il mio preferito per preparare il pesce sotto sale, nonostante il proliferare di altri metodi negli ultimi anni.

Olio, sale, pepe, aglio, alloro e limone sono gli unici ingredienti della ricetta classica del pesce mantecato. Mi piace mangiarlo con un crostino di pane, come si fa nei bacari di Venezia.

Rici e Bici sono sorelle

È comunemente riconosciuto che la parte settentrionale del Paese eccelle nella coltivazione del riso e nella preparazione della cucina a base di riso. Questo piatto è un punto fermo della cucina di molte località del Mediterraneo, tra cui Venezia. La sua abilità nel bilanciare sapori e consistenze lo ha reso popolare tra i turisti di tutto il mondo. Il bisi, che letteralmente si traduce in "riso con piselli", è un piatto brevettato con un metodo di preparazione apparentemente semplice. Risi e bisi è un piatto eccezionale che unisce la decadenza del risotto alla zuppa. Questo ristorante è una tappa obbligata sia a pranzo che a cena. Dovreste stanziare circa 14,00 euro per questo piatto. Gli ingredienti di base sono costituiti principalmente da riso, pancetta e piselli. Sentitevi liberi di aggiungere qualsiasi altra cosa desideriate.

Un tour gastronomico nella città galleggiante d'Italia: La cucina Veneziana

C'è qualcosa che vorreste vedere nei menu dei ristoranti di Venezia?

Sono disponibili antipasti, secondi di carne e di pesce e opzioni più economiche. Migliaia di mercanti hanno introdotto nuove spezie a Venezia per secoli, arricchendo l'eredità culinaria unica della città. Alcune delle cucine classiche più squisite utilizzano il minor numero possibile di ingredienti per creare piatti davvero eccezionali grazie a una preparazione accurata. Altri piatti a base di pesce sono autentiche prelibatezze che non vedrete l'ora di provare durante il vostro soggiorno o di ricreare a casa; alcuni sono anche molto richiesti.

I dolci nella tradizione Veneziana

Per riassumere i dolci della cucina tradizionale veneziana, i biscotti sono il pezzo forte. Le diverse farine offrono una vasta gamma di prodotti da forno.

I baicoli al caffè e allo zabaione si abbinano meravigliosamente ai biscotti secchi.

I baicoli, detti anche "gialli", sono un tipo di biscotto secco aromatizzato con uva sultanina e scorza di limone e realizzato con una farina economica come quella di mais. I biscotti della nonna creati con ingredienti semplici ma autentici.

Lo Zaeti, piatto tipico veneziano, ha una caratteristica tonalità gialla dovuta alla preparazione con farina di mais.

Anche altri biscotti tradizionali veneziani, come quelli di Burano, sono un'opzione eccezionale. I biscotti circolari o a forma di S, preparati con uova, farina, zucchero e burro, nascono dagli ingredienti secchi. Le mogli dei pescatori lo preparavano per i loro mariti da portare nelle loro escursioni giornaliere di pesca, ma spesso aggiungevano rum, vaniglia o limone.

Il dolce è fatto di pane raffermo, cioccolato, uvetta e qualsiasi altro ingrediente desiderato dal panettiere. Una delizia densa e saporita, raramente disponibile nelle panetterie veneziane, ma che può essere creata a casa con ingredienti semplici. pinsa

È necessario provare l'autentica cucina veneziana servita qui. Conclusione

Chi conosce solo un singolo elemento della cucina lagunare crede che Venezia sia una città di bacari dove la tradizione è avvolta in una varietà di cicchetti. In realtà, la cucina veneziana dimostra la sua padronanza di una vasta gamma di piatti classici, tra cui paste, risotti, fritti, arrosti e dolci. Questo libro ha lo scopo di aiutarvi a massimizzare il vostro tempo in laguna. Si tratta di una sorta di vademecum in cui abbiamo avuto cura di inserire i nomi dei piatti in dialetto per non essere fraintesi durante le ordinazioni, oltre a commenti storici e a qualche stranezza.

street food

Ecco una selezione dei piatti veneziani più emblematici che i turisti devono assolutamente assaggiare. Ognuno ha il suo punto di vista, alcuni sono grandi appassionati, altri non amano un piatto o alcuni piatti della cucina veneziana, ma è impossibile non amare l'intera cucina.

Gli antipasti e i primi piatti classici di Venezia

A Venezia i primi piatti tipici sono:

Il giorno di San Marco, al doge venivano serviti personalmente risi e bisi, un piatto tradizionale composto da riso e piselli. Il piatto è così popolare che Scorzè lo ha registrato presso la Camera di Commercio di Venezia nel 2013.

I bigoli in salsa sono comunemente consigliati come antipasto ai visitatori di Venezia che non sanno cosa mangiare. In questo esempio, la salsa è composta da cipolle e acciughe, mentre gli spaghetti sono di tipo grosso e poroso.

La polenta e schie è un piatto tradizionale della laguna veneziana che consiste in polenta con gamberi.

Il piatto forte di Burano, il risotto di G, è fatto con riso, brodo e acqua della laguna filtrata da Ghiozzo.

Gli antipasti più popolari a Venezia sono i seguenti

Nel fegato alla veneziana, il fegato di vitello viene tagliato a fette sottili e cucinato con cipolla bianca. Il risultato è un piatto con un forte contrasto tra sapori dolci e salati che vi farà innamorare al primo morso.

Durante la stagione della muta, i granchi Moeche e Masanete sono abbondanti e ottimi se cucinati. Quando le femmine di granchio Masanete sono gravide di uova, sono ampiamente consumate. Questa varietà viene chiamata "masanete col coral", che si traduce come "confezionato".

La castradina di agnello è un piatto tradizionale spagnolo. Durante la festa della Madonna della Salute, che commemora la fine della peste nera a Venezia nel 1630-1631, questo piatto viene tradizionalmente preparato.

Se chiedete a qualcuno: ''Cosa mangiare a Venezia?'', vi sentirete rispondere molto a lungo, perché ci sono un sacco di cucine e ristoranti insieme ai caffè. Anche il cibo di strada è molto popolare, soprattutto se siete di fretta e vi trovate a Venezia solo per qualche giorno: è una soluzione perfetta per risparmiare tempo. Se siete desiderosi di conoscere alcuni caffè, cercate di prepararvi prima del vostro viaggio e create una lista dei caffè che vale la pena visitare.

Il gusto di Venezia è davvero magnifico.

Street food Venezia
Street food Venezia

Dove trovare il cibo di strada veneziano? In ogni città che si rispetti, c'è sempre stata una tradizione di "street food" Venezia, ovvero di cibo consumato in piedi per strada piuttosto che al tavolo di un ristorante. Venezia, naturalmente, ha la sua spettacolare festa. Scartossi, cicchetti, dolci e delizie di ogni tipo vi aspettano a questo raduno.

Addio, Calli e Campielli

Piuttosto che scegliere i piatti tradizionali dei ristoranti, assaggiate l'ottima cucina di strada. Risparmierete tempo e manterrete la qualità. Poiché le attrazioni di Venezia sono tante, è una buona idea fermarsi per un boccone veloce tra una visita e l'altra ai musei. Inoltre, vi mostrerà come la gente vive e interagisce con la città.

Alcuni dei piatti che vi mostreremo potrebbero esservi familiari, mentre altri sono assolutamente unici in questa straordinaria località. Vi illustreremo alcune idee di base per aiutarvi a sfruttare al meglio la vostra cena a base di street-food.

Oltre ai piatti tipici, ci sono opzioni per tutti i gusti; infatti, a Venezia ci sono ristoranti vegani e senza glutine.

Bistecca con pesce fritto (scartosso)

Il fritto misto di pesce è un classico delle sponde venete che si può trovare sia nei ristoranti che negli stand gastronomici. Almeno dal XVII secolo, lo scartosso de pesse frito (involucro di pesce fritto) è una specialità veneziana. Il nome deriva dalla carta da pacchi a forma di cono che viene comunemente utilizzata per regalarlo. I frutti di mare fritti più comuni sono i calamari e i gamberi, che vengono generalmente serviti con polenta arrostita o verdure pastellate. In alcune ricette sono presenti anche seppie e piccoli pesci di laguna. Questo tipo di street food si può trovare in uno dei seguenti ristoranti o fast food che praticano la frittura:

Calle della Regina, San Felippo Vecio Fritoina;

In Campo San Leonardo, consigliamo Frito-Inna Cannaregio.

Acqua e Maisa San Polo, Campiello dei Meloni

Santa Croce, sulla Fondamenta dei Tolentini, serve frutta fritta e a fette.

Cicchetti

Quando si parla di cibo di strada veneziano, i cicchetti sono il meglio del meglio e sono forse il piatto più tipico della cucina cittadina. Paninetti, crostini con baccalà mantecato, sarde in saor, calamari, verdure ripiene, mozzarelle in carrozza e polpette varie sono esempi di questi primi. Se non provate almeno una di queste prelibatezze veneziane, non avete vissuto la città come si deve. Dove? In uno dei numerosi bacari o osterie di Venezia. Per maggiori informazioni sui cicchetti, sugli abbinamenti di vino e sui nostri bacari preferiti, visitate la pagina del nostro Bacari in Venice Tour.

Un tour privato dei bacari e una degustazione di vini

Fate un tour dei bacari attraverso le stradine di Venezia con un esperto locale. Potrete scegliere tra tre osterie che servono deliziosi piatti e vini regionali.

Se vi state chiedendo perché i bacari e le osterie offrono i cicchetti ma li considerano comunque cibo di strada, evidentemente non siete mai stati a Venezia. A meno che non si tratti di un ristorante importante, la maggior parte dei ristoranti di Venezia ha solo il bancone e qualche tavolino qua e là. In altre parole, se c'è molta gente, dovrete mangiare i vostri cicchetti e bere il vostro vino da qualche altra parte rispetto al bacaro.

Dolciumi e gelati

La storia della produzione di dolci e gelati, come molte altre tradizioni veneziane, è piuttosto lunga. Anche il sorbetto, il precursore del gelato, si suppone sia nato in questa città. Non solo abbiamo parlato dei numerosi tipi di dolci, torte e biscotti tradizionali veneziani nel nostro approfondito post Dolci tipici a Venezia, ma abbiamo anche offerto indicazioni su alcune delle migliori pasticcerie della città.

Se siete alla ricerca di una gelateria, Venezia, come il resto d'Italia, ne ha molte. Un consiglio che possiamo dare è quello di scegliere quelle veramente artigianali. Tra le migliori gelaterie artigianali di Venezia ci sono:

La Mela Verde si trova nel sestiere di Castello e vende gelati e crepes preparati con ingredienti di alta qualità provenienti da tutto il paese. Da provare assolutamente il gelato al bussolà buranei.

turista

Suso, in Calle della Bissa, vicino al Ponte di Rialto, è una delle migliori gelaterie di Venezia. Offre sia piatti classici che unici, con questi ultimi che cambiano di sapore a seconda della disponibilità di specifici ingredienti freschi.

Gelato Fantasy, in Calle dei Fabbri, non lontano da San Marco, è una delle gelaterie preferite dai veneziani per i suoi gelati innovativi e le porzioni abbondanti. Anche se siete allergici al latte, al glutine o ad altri ingredienti comuni, il personale può assistervi nella scelta del gusto più adatto.

Il Fontego delle dolcezze è una gelateria siciliana situata vicino a Palazzo Mocenigo che offre gusti classici e innovativi (come fico d'India e lavanda) e granite di altissimo livello. I loro gelati sono poco calorici e poco costosi.

Autentico cibo di strada veneziano

Se avete fame a metà giornata e volete vedere un po' di vita locale, non perdetevi i mercati di Venezia. Qui si può trovare di tutto, dal pesce e la carne più freschi alle verdure e alla frutta coltivate localmente, fino al meglio che il mondo ha da offrire.

Un mercato è il posto migliore per trovare uno spuntino o una delizia da portare a casa e gustare. Nei mercati della frutta si trovano bancarelle che vendono macedonia pronta per essere mangiata, mentre in autunno si trovano bancarelle che vendono caldarroste in tutta la città. I carciofi di Sant'Erasmo sono una prelibatezza gastronomica accessibile solo per circa 15 giorni all'anno. Il germoglio iniziale, o "strozzatura", di un carciofo viene raccolto e mangiato fresco quando è ancora abbastanza giovane. Sono davvero un tesoro gastronomico.

Per maggiori informazioni sui mercati e su dove trovarli, si veda l'articolo Alla scoperta dei mercati locali di Venezia. Il tour a piedi di una Venezia insolita si conclude al mercato più famoso della città, quello di Rialto, che sembra essere un'ottima occasione per vivere finalmente Venezia con l'aiuto di un nativo informato.

Pizza, pane tostato e cibi al forno

Avrete sicuramente intuito che Venezia è ricca di cucina di strada autoctona e caratteristica, ma tenete presente che si tratta pur sempre di una città italiana! I negozi di pizza e focaccia al taglio sono una presenza comune in ogni metropoli italiana. A Venezia sono facili da trovare e costituiscono un'ottima cena veloce ed economica. Data la sua posizione centrale, i costi nel quartiere di San Marco potrebbero sorprendervi, quindi se avete un budget limitato, vi consigliamo di esplorare un po' più lontano dal centro.

Ci sono numerose pizzerie al taglio e la maggior parte di esse offre sia la versione sottile che quella al piatto. Alcuni bar e panetterie servono pizza con acciughe salate, che sono eccellenti!

Lo stesso vale per le focacce salate. Sono disponibili in vari formati e anche con componenti biologiche in numerosi punti vendita della città.

Pizzette e focacce sono quasi sempre presenti nel menu delle numerose panetterie di Venezia. Questo tipo di locali è ideale per mangiare un boccone veloce e sano, come panini, grissini, brioches salate e altri snack.

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